
Cap Ferret e la Duna di Pilat!
Bellissima, rilassante, chic al punto giusto ma anche semplice e alla mano, la penisola di Lege-Cap Ferret si presta magicamente come location per trascorrere tre/quattro giorni in pace e relax. Se poi siete un gruppo di amici…è il top!

Noi siamo andati in 4, abbiamo preso una casa su airbnb, proprio a Le Canon, per goderci al meglio l’atmosfera del posto. Le Canon e l’Herbe, situato qualche km più avanti verso il capo più meridionale della penisola, sono i due villaggi più caratteristici, dove si coltivano le ostriche, dove le giornate trascorrono intorno alle “cabane” sulle palafitte, e dove, al calar del sole, farsi un aperitivo con ostriche, gamberi e vino è davvero il massimo! (essendo coltivate proprio lì, le ostriche sono decisamente più accessibili rispetto all’Italia!).



In questa zona, infatti, le coltivazioni di ostriche sono numerosissime. E quando la marea si abbassa, lo scenario diventa suggestivo.



Affacciate sul bacino di Arachon, queste località sono davvero belle e caratteristiche: casette colorate, barchine, vicoli deliziosi, ottimi ingredienti per renderle affascinanti e piacevoli da visitare.













Sull’estremità più meridione, anche Cap Ferret non è da meno. Arrivate fino alla punta più estrema dove le acque del bacino di Arachon incontrano quelle dell’Oceano Atlantico….ampie spiagge, paesaggi per lo più selvaggi vi incanteranno sicuramente…e poi la vista dell’immensa Duna di Pilat renderà ancora più affascinante la visione.

Su queste spiagge, poi, troverete tracce del cosiddetto “muro Atlantico”, vecchi bunker e fortini tedeschi.


Dune du Pilat
Si tratta della duna più alta d’Europa, lunga 2,7 km, larga 500 m e alta fino a 110 m (ogni anno, tra l’altro, avanza di qualche metro!).


E’ immensa e la sensazione che si prova salendo in cima è surreale….il paesaggio poi, da una parte la fitta pineta e dall’altra l’unione tra le acque del bacino di Arachon e dell’Oceano Atlantico…wao!


Per arrivarci abbiamo preso il traghetto dal molo di Cap Ferret che, in una mezz’oretta, vi porta dall’altra parte del bacino, ad Arachon. Lì bisogna dire che abbiamo avuto qualche difficoltà per raggiungere la duna (si trova nel comune di La Teste-de-Buch). In teoria, dovevano essere disponibili sia l’autobus che i taxi. In pratica, non sappiamo se perchè fosse domenica, fatto sta che abbiamo aspettato tantissimo l’autobus che non è mai passato, finendo prendere un taxi che è arrivato dopo molto tempo. Quest’ultimo ha delle tariffe altissime, quindi conviene di gran lunga l’autobus o, ovviamente, la propria macchina.

Inutile dirvi di salire in cima…la vista è fantastica. Noi poi siamo anche scesi dall’altra parte, fino al mare, per poi risalire. Il tutto sembra impegnativo ma alla fine è più che fattibile (se si è un minimo allenati).


Prima di tornare a Cap Ferret, visitate il faro e la piccola chiesetta a l’Herbe.


Al prossimo viaggio!!
Consiglio per chi arriva in macchina da Bordeaux, come abbiamo fatto noi (Cap ferret – Bordeaux – 1 ora):
lungo il tragitto fermatevi a visitare lo Château de la Brède, il castello dove, nel 1689, nacque Montesquieu e dove la sua famiglia visse fino a pochi anni fa. Circondato interamente da un fossato, è molto carino. E’ possibile anche prender parte ad una visita guidata (solo in francese) per visitare il suo interno. Se siete di strada, una sosta è piacevole.





2 giorni a Bordeaux

Isola del Giglio
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